Con l’emanazione del Decreto 11/02/2021, che recepisce la Direttiva EU 2019/130, sono stati modificati gli allegati XLII e XLIII del Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro (D.Lgs. 81/2008). All’elenco delle sostanze, miscele e processi cancerogeni è stato aggiunto il riferimento ai lavori comportanti l’esposizione alle emissioni di gas di scarico dei motori diesel.

Dal 21 febbraio 2023 perciò è entrato in vigore il nuovo limite professionale relativo a tutti i lavoratori soggetti all’esposizione ai gas di scarico da motori diesel. Tale valore limite è pari a 0,05 mg/mc espresso come Carbonio Elementare (EC).

Ad oggi i motori diesel sono impiegati in un’ampia varietà di veicoli, attrezzature pesanti e altri macchinari utilizzati in un gran numero di attività: miniere, trasporti, costruzioni, agricoltura, marittima e manifatturiere. Lo scarico dei motori diesel contiene una miscela di gas e particelle molto piccole che possono creare un pericolo per la salute se non adeguatamente controllate: sulla misura di queste particelle si basa il nuovo limite di esposizione, espresso come carbonio elementare.

Nel dettaglio, il Particolato Diesel o Diesel Particulate Matter (DPM) è una componente dello scarico dei motori alimentati a gasolio che include particelle di fuliggine costituite principalmente da carbonio, cenere, particelle da abrasione metallica, solfati e silicati. Le particelle di fuliggine hanno un nucleo solido costituito da carbonio elementare, con altre sostanze legate alla superficie, inclusi composti di carbonio organico noti come idrocarburi aromatici.

Il carbonio elementare o Elemental Carbon (EC) è quella frazione del particolato contenente solo carbonio, non legato ad altri elementi, composto principalmente da particelle sub-microniche con struttura grafitica e colore nero. Si tratta di una sostanza termicamente stabile, a bassa volatilità ed inerte in atmosfera, resistente all’ossidazione ad una temperatura al di sotto dei 400 °C. 

Il carbonio elementare è la misura più rappresentativa dell’esposizione al particolato di scarico diesel perché esso costituisce una grande porzione della massa del particolato emesso, può essere quantificato a bassi livelli e la sua unica fonte significativa in molti luoghi di lavoro è la combustione di fossili e carburanti ed in particolare dai motori diesel.

Le attività per le quali risulta opportuno effettuare una valutazione del rischio sono tutte quelle che comportano una potenziale esposizione alle emissioni di gas di scarico da motori diesel, come ad esempio le officine meccaniche, i centri di revisione veicoli, gli stabilimenti dove sono impiegati carrelli elevatori diesel, etc.

Sono temporaneamente escluse dagli obblighi di cui sopra le attività minerarie sotterranee e di costruzione gallerie, che dovranno adeguarsi dal 21 febbraio 2026.

CATAS Ambiente è disposizione delle imprese che necessitino l’effettuazione dei monitoraggi ambientali di particolato da motori diesel e la determinazione analitica del carbonio elementare secondo le norme e i metodi di settore.